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martedì 31 marzo 2015

Don Cocò

"Quella notte il tuo trisavolo andò a dormire su un albero. 

Era estate, lui amava la brezza.

Fu svegliato da un rumore, dei passi che con cautela si avvicinavano alla base della quercia. 

Due occhi enormi illuminati dalla luna lo spaventarono. 

Corse a gambe levate incredulo di ciò che aveva visto. 

Arrivato sulla collina si voltò per vedere le vere sembianze di quel mostro. 

Lo scorse tra i cespugli.

Odorava la terra freneticamente. 

Era una volpe. 

Scoppió a ridere e tornó a casa felice di aver capito.

Sai Luca,dall'alto ogni cosa risulta più chiara".

Ora anche tu ora sarai su quella collina. Insieme a tuo nonno e al mio.
Ciao nonna.

giovedì 19 marzo 2015

Il Drago di Lerna

La forza dei terroristi è quella di colpire palesemente nell’ombra. Un ossimoro ben congegnato. 

Come nel modello panottico abbiamo paura di essere colti di sorpresa senza alcun preavviso o motivazione. 

Ma il terrorismo non è solamente uomini incappucciati e teste mozzate trasmesse via cavo. 

Viscido serpeggia nei nostri palazzi silenzioso e preparato. Pronto a mordere. 

Il terrorismo sceglie bene i suoi sicari. Li vedi girare intorno alla loro vittima con sguardo rassicurante e il loro abito in cachemire misto seta. Senza sosta. Lentamente procedono all’esecuzione, giorno dopo giorno, fendente dopo fendente. Ma ciò che si portano via non è la tua testa, sono i tuoi ideali, le tue convinzioni, le tue speranze. Come Boia della tua coscienza ti accompagnano sornioni sul patibolo facendoti vacillare. "Forse ho sbagliato io. Forse il mondo che volevo non esiste”. 

E così ti ritrovi ad essere tu l’imputato dei crimini da loro stessi compiuti. 

E più lo combattiamo e più si sente invincibile. Come un’idra si moltiplica e rinvigorisce sotto attacco. E diveniamo suoi nemici e protettori allo stesso tempo. 

Non c’è soluzione né via di fuga al terrorismo. Intingere le nostre frecce nel suo stesso sangue avvelenato per ferirlo ci renderebbe simili. 


Possiamo solo addormentarci, ogni sera, senza avere alcun timore. Perché i mostri sono sempre esistiti. Ma quando la luce viene accesa, si mostrano per ciò che realmente sono e nulla ci può più spaventare. 

martedì 17 marzo 2015

Shout!

Ogni supereroe ha il suo momento di stallo. 

La folla non acclama più il suo nome, perché la sua sete di giustizia è ormai diventata una filastrocca ripetuta troppe volte.  Noiosa routine dell’onestà.

E un’ombra lo perseguita ogni singolo giorno, la nemesi di se stesso.

Voci.

“Quel che stai facendo è sbagliato”, “non dovevi iniziare questa campagna”, “la rettitudine è solamente pirite, oro degli sciocchi, come diceva Zio Paperone in Ducktales”.

Boicottaggio del proprio ego. 

Ma ciò che differenzia un supereroe dai suoi nemici è la consapevolezza di essere una persona qualunque. Amata da persone qualunque. Che lo seguono e perseguono il suo stesso fine. Vedere cadere i palazzi costruiti sulle fondamenta di un potere corrotto e che annichilisce tutti quanti.

La forza di 1000 idee vengono gridate dalla gola di un solo uomo, portavoce di interessi comuni e legittimi. 

Ogni supereroe ha la sua battaglia finale. Non importa come andrà a finire.

E' arrivato il momento di gridare...