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venerdì 17 giugno 2016

Curatrice fallimentare

Sei contenta perché lei ha fallito. 
E sei tu ora quella che gioisce e che le dà consigli umilianti come se fosse la tua marionetta. 
Lei aveva tutto. 
Un ragazzo che l’amava, il sorriso sul viso.
Un bel viso, non come il tuo. 
Volevi tutto questo. Hai iniziato la tua battaglia contro la sua felicità. Hai rivelato i suoi difetti, le hai chiuso gli occhi. 
Il ragazzo che aveva davanti forse non era così attraente e nemmeno così simpatico. 
Le hai instillato il dubbio, sei stata abile e fredda e letale come una goccia che cade sempre nello stesso punto. 
Una sera lui è andata a prenderla, con il suo sorriso, la sua voglia di amarla di renderla partecipe della meraviglia. Ma lei non sorrideva più. Lo vedeva noioso. Sempre quelle sue attenzioni. 
"Sei bellissima questa sera”.
“Me lo ripeti ogni sera” diceva stizzita.
"Perché è vero, perché ti amo". 
“Addio”…

Sei contenta perché lei ha fallito. E ora sei tu quella che gioisce. E nessuno lo verrà mai a sapere. Fino ad ora.
Nessuno tranne quel ragazzo, che ha capito il tuo gioco. Che un giorno scriverà quello che le hai fatto, come sei riuscita a distruggere l’animo di una persona meravigliosa. 
Che l’ha amata. Che non l’amerà mai più. 


E che ama di nuovo. 

Only God can Judge me

Essere giudicato ed umiliato ogni giorno. 

Da chi pensa di essere il migliore, dal professore di turno, dall'abile conoscitore di Wikipedia.

Io sono dalla parte di chi viene sconfitto. Sono dalla parte di chi ci mette l'impegno ma perde.

Sono dalla parte di conosce il profumo dell'Africa e non di chi conosce a memoria il nome delle sue città senza averle visitate. 

Stasera mi sento così libero, siamo tutti liberi!

E allora scappiamo, iniziamo a correre, prendiamo la strada più difficile o la più facile ma allontaniamoci da loro. 

Rimarranno soli tra i loro pari. 

Saranno obnubilati della loro stessa presunta onnipotenza. 


E moriranno schiavi.