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domenica 30 ottobre 2016

La notte delle streghe

Ho sempre vissuto con le donne, ho dovuto condividere le loro emozioni e le loro idiosincrasie. Forzatamente o meno. 
Spesso ragiono come loro, o meglio penso di ragionare come loro. 

Ma quelle di cui voglio parlare questa notte sono le vere streghe, che fluttuano nei nostri incubi o meglio nelle nostre vite. 

Sono quelle che ti chiamano GIOIA ma umiliano il tuo lavoro, ciò che sei. Perché non è vero che loro sono più sensibili. E’ solo un ulteriore modo di nascondere la loro forza spietata, da utilizzare quando meno te lo aspetti per annichilirti. 

Sono quelle che nonostante pensino di starti vicino non fanno che aumentare la tua insicurezza…”Beh sei tu l’uomo, dovresti essere sicuro, spietato come un crotalo sanguinario”. 

Sono quelle che vogliono sempre di più. Il miglior offerente. Fino all’arrivo del prossimo, più figo, più ricco, più macho, più abbronzato, più giovane, più intellettuale, più intelligente, più dotato, più sensibile-perchè-non-mi-capisci-tu-mi-fai-sentire-inferiore.

Sono quelle che non hanno mai il tempo giusto per dirti le cose. 

Quelle che quando sei triste ti dicono “coglione datti una mossa o non combinerai mai nulla” e quando sei allegro ti rimproverano di non esagerare.

Ma poi torno a casa e vedo un video di mia nipote, che mi racconta di come i ruscelli si formino, di come le pietre possano incamerare l’acqua per creare piccoli torrenti e di come gli piacerebbe andare a pesca con me. Perché oltre alle streghe esistono loro, le vere donne. Quelle che amiamo. 

Perché è vero voi streghe siete molte, eppure sono certo che avete paura di loro. Paura delle donne che ci fanno svegliare ogni mattina con il sorriso, che ci crescono ogni giorno.  E sappiate che loro stanno con noi e vi odiano quanto noi e vi ostacoleranno sempre quanto noi. Le temete perché semplicemente non sarete mai come loro, e lo comprendete. Ma ciononostante non potete cambiare perché le streghe possono mutare aspetto ma non la loro coscienza.

Come siete lontane da quel meraviglioso sabba di donne che negli anni ’60 lottavano per la parità con il loro “tremate tremate le streghe son tornate” di cui mi racconta sempre mia madre.

 E’ ora di andare, la notte incombe, le streghe aspettano il mio post, da leggere, commentare, inviarsi l’un l’altra, con la bava alla bocca ed una mela infilzata. 

 Ma prima di andare porgo i miei più cordiali saluti. Sono pur sempre donne, ed io sono pur sempre un gentleman:

Ciao GIOIE, buon Halloween anche a Voi e alla Vostra misera ed arida esistenza. 

"Tremate tremate il blogger è tornato".



Curiosità GIURISPRUDENZIALE: se parlando con un bambino date della “strega” a sua madre non sarete passibili di denuncia (sentenza n. 10426/2016.