Translate

sabato 11 ottobre 2014

Questo blog non s'ha da fare. Capitolo primo.

“Si, sua eminenza. Troppa rettitudine. Si, ho capito. Ci penserò io”. Il Griso non fece a tempo a chiudere la telefonata che...

Trin. Un sms. “Leggi il nuovo post. Si parla di libertà, libertà di pensiero persino! Questo sarà l' ultimo, lo puoi giurare”. Firmato D. Rodrigo.

“Oggi mi fischiano le orecchie, dannato acufene, dannato dottor Gargiulo, per colpa sua la mia ipocondria ha assunto livelli preoccupanti. Pensava tra sé e sé il giovane Renzo. 

“Lucia scendi?! Sono già le 22.30, ci impieghi sempre un’ora a prepararti, perdiamo anche il secondo spettacolo al cinema! Vabbè tanto sarà il solito film strappalacrime…se non fosse che la amo così tanto sarei andato a finire il mio ultimo post. A ‘sto giro pensavo di prendermela con la Lobbie dei rosticceri. Sempre pronti a rifilarti un vassoio di piovra a 19 euro al KG. La gente deve sapereeee!
Chissà cosa ne penserà  il consorzio dei venditori di rosticciana, forse mi invierà un esposto. Già lo leggo:"riteniamo che nella descrizione dei nostri piatti Lei abbia esagerato con le parole stucchevoli che non si confanno alla nostra unta categoria".

Lucia arrivò bellissima come sempre. Un’opera d'arte. Ma la sua espressione era dura, algida. 

“Ciao Lucy, cosa è successo?”

“Renzo mi sento strana, ho così paura di andare avanti…”.

“ Ti giuro che non ci sono altri uomini, ma la nostra storia deve terminare, forse un giorno tornerò”.

Lui non aveva fatto nulla se non amarla, dal primo giorno…da quando la vide danzare alla sagra di Metanopoli molti anni prima. 

La salutò, per sempre. 

La prima cosa che fece fu chiamare il suo confessore.  “Cristoforo, è finita!”. 

“Renzo sono le 4:00 di mattina, mi spieghi cosa stai blaterando?”. 

“Lucia mi ha lasciato…lei non mi amava più. Amava di più le sue insicurezze. La faccio finita”.

“Aspetta ti vengo a prendere, dove diavolo sei?”. Gridò Fra' Cristoforo. 

“Non lo so c’è puzza di bruciato qui, forse sono vicino al Tribunale della Santa Inquisizione”. 

Cristoforo conosceva perfettamente quel luogo. Si mise il saio, inforcò la sua motocicletta e sfrecciò alla volta di Renzo. 

"Resisti amico mio, non fare cazzate”… 


...to be continued...

Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di immaginazione. I post non vogliono ledere la sensibilità di alcuno. L'art. 21 della nostra Carta Costituzionale sancisce la libertà di pensiero e di stampa, cardini inviolabili della nostra società e della nostra democrazia.

1 commento:

  1. La "sagra di Metanopoli" mi ha fatto ridere perché c'ero e me la ricordo!

    RispondiElimina