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domenica 17 maggio 2015

Go away

Il presente post è come sempre pura finzione. Ogni persona, luogo o vicenda è frutto dell'immaginazione del praticante affogato.



Mentre mi incammino verso casa scorgo in lontananza Panarea, il matto della mia zona. 
Tutti conoscono Panarea. 

La mattina ci sveglia con le sue urla, puntuale alle 7.30, con la solita frase: "Vattene via brutta bastarda, vattene via", a volte corredata da qualche sonora imprecazione nel mio dialetto.

Inizio a seguire Panarea. 

Rimango a debita distanza. Oggi per un po’ voglio essere come lui. 
Si avvicina ad un cesto dell’immondizia e con le mani al suo interno inizia a cercare qualcosa. Lo sguardo rivolto verso l’alto, il tatto gli basta. 

Estrae un sacchetto di patatine, qualche fazzoletto. 

Ma poi si blocca. 

Ha trovato qualcosa di interessante. O forse l'aveva nascosto da tempo. Lo ripone velocemente nella giacca stringendolo contro il petto per celarlo alla vista dei passanti. Si guarda a destra e a sinistra geloso della sua scoperta. 
La cosa più incredibile è che sto inseguendo un pazzo con in mano della spazzatura...diminuisco il mio passo e decido di tornare a casa.
E’ a quel punto che Panarea si gira, rivelandomi l’oggetto.

Una bambola. L’accarezza sulla testa. 

Gli occhi di Panarea rimangono fissi sui miei, abbassa lo sguardo sul giocattolo di pezza e accenna un sorriso prima di guardarmi ancora. Mette un dito sulla sua bocca, vuole che faccia silenzio. Non deve svegliarsi. Muove la testa della bambola su e giù, si sta prendendo cura di lei, forse.

Mi sorride ancora e se ne va.


Sarei voluto entrare nella sua testa. Ma è lui ad essere entrato nella mia. Sentivo le sue urla quietarsi e la sua rabbia dileguarsi.

Da quel giorno non ho più visto Panarea.  

La gente della mia via ora sembra più serena. Non io, era la mia sveglia ed ultimamente vado a lavoro più in ritardo del solito.

Sono certo che qualcun altro prenderà il posto di Panarea.

E ci ricorderà come nonostante i nostri lamenti urlati a squarciagola, la solitudine sia tremendamente sorda.


Nota: L'appropriazione di oggetti presenti nei cassonetti della spazzatura integra il reato di furto a norma dell'art. 624 del codice penale.

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