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lunedì 14 luglio 2014

Nail art

Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di immaginazione. I post non vogliono ledere la sensibilità di alcuno. Gli articoli 21 e 27 della nostra Carta Costituzionale sanciscono la libertà di pensiero e di stampa, diritti e cardini inviolabili della nostra società.

Mentre ripetevo alla mia perplessa cagnolina la differenza tra le azioni petitorie (azione di rivendicazione, negatoria, regolamento di confini e per apposizione di termini) e possessorie (azione di reintegrazione, di manutenzione),mi sono reso conto di aver disegnato sulle unghie delle mie mani dei tenerissimi cuoricini con l’evidenziatore.

Cancellate immediatamente le prove del femmineo gesto recupero la mia mascolinità con una sana toccata di palle,a cui fa seguito un’espressione sullo specchio alla Alain Delon che si estrinseca in un' alzata di sopracciglio da gran macho dannato. E penso: faccio sempre la mia porca figura. Non è vero, ho la faccia distrutta ultimamente...e cado nello sconforto. Nike sempre più perplessa se ne va. Le grido: tutte uguali voi femmine! Ci lasciate sempre nel momento del bisogno! Lei mi risponde con un fragoroso peto nell’altra stanza. Mi zittisce. Sono anche più pragmatiche di noi uomini, penso. 

Rimasto senza nessuno con cui interloquire inizio pertanto a disquisire con il mio über-ich (alla terza parola forbita mi auto banno) circa i difetti del gentil sesso. 

Ogni giorno leggo sui miei numerosi social network ragazze che chiedono “il ritorno dell’uomo sensibile, ma che le tratti anche male”. Che è come dire: voglio un gelato però scioglimelo con la fiamma ossidrica. Oppure: dammi un paio di scarpe senza suola. Meglio ancora, usa il goldone ma taglia la punta (donne, ossimori viventi). 

Altre fanno quelle di sinistra perché di moda. E subito mi viene in mente quel che mi è capitato ieri quando sono stato invitato ad una manifestazione da una ragazza che si dichiara comunista. Oggetto dell’incontro, ritrovarsi in piazza per manifestare contro i bombardamenti a cui stiamo assistendo in questi giorni da parte degli Israeliani nei confronti dei Palestinesi. Subito mi accingo a chiederle quali temi si tratteranno. Mi sento rispondere: boh io ci vado perché è Pro Gaza, non so niente, vado e basta. La paternale è dovuta. Le spiego l’importanza del sapere perché si manifesta e dell’informarsi prima di appoggiare qualsiasi causa, dovuta e giusta che sia. 

Nike torna, ha in bocca il suo gioco preferito, glielo devo lanciare o abbaierà per un’ora di fila, è arrivata l’ora di giocare. 

Come direbbe Cyndi Lauper: Girls Just Wanna Have Fun

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