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venerdì 8 agosto 2014

Quant'è bella giovinezza

Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di immaginazione. I post non vogliono ledere la sensibilità di alcuno. L'art. 21 della nostra Carta Costituzionale sancisce la libertà di pensiero e di stampa, cardini inviolabili della nostra società e della nostra democrazia.


E mentre raccolgo con il sacchettino i prodotti corporei della mia cagnolina (sentendo al tatto che probabilmente il giorno prima aveva mangiato troppe carote) scorgo quell’anziano. E’ li seduto tra molti altri, che chiacchierano di morte e partite di bocce. 
Ma non parla, è il suo corpo a comunicare e i suoi vestiti sembrano nati con lui. 
Cappellino blu con visiera, maglietta bianca con la scritta “oggi faccio il bravo”, ciabatte simil Birkenstock in realtà marca Cox o Madigan (che qui nelle Marche va per la maggiore).  Commenta con i suoi movimenti da bradipo incredibilmente eloquenti. 
Decido di scattargli una foto. 
Mi guarda. Nei suoi occhi così vacui ma ancora così azzurri vedo gli anni in cui il paesello sul mare profumava di pesce fresco arrivato da poco con le battane dei pescatori, di girasoli delle colline vicine e di grigliate cucinate sulla carbonella. 
Lo immagino giovane ed energico parlare e sognare con la vecchia puttana del paese (che esiste ancora e che ancora fa urlare agli ex giovani del muretto “se te pijo te magno"). 
Eppure lui è li inebetito, nessuna parola. 
Ma poi la magia. 
Sento dal campetto adiacente una voce: Attenzione! Una boccia cade oltre la rete di protezione, prende l’anziano sul piede. 
Questi si alza, sembrerebbe tranquillo a prima vista ma poi il mutismo cessa diventando un magnifico discorso così carico di significato, così diretto.
"Porca Madocina pez de cretin che non sei altro, te infil la boccia intel culo”.
Nike mi guarda, sembra abbia capito tutto. 
Il vecchietto inzia a rincorrere il maldestro lanciatore con una zappa utilizzata per appianare la sabbia su cui verranno disputati i tornei.
Ce ne andiamo, le urla dietro, la gente grida (Art. 588 c.p.: Rissa. Punibile da tre mesi a cinque anni).
Non so come sia andata a finire.

Un famoso scrittore poco tempo fa ha detto:” a volte è meglio prendersi a cazzotti, è molto più salutare e molto più vero”. Sono d’accordo. Dovremmo tutti prenderci a badilate notte e dì e bestemmiare contro quei dannati bastardi che invadono la nostra tranquillità a causa dei loro errori. 

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