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lunedì 21 luglio 2014

Padri di gomma

Penso sia capitato a tutti una volta nella vita di essere insultato pesantemente, e senza alcun motivo, da persone con cui non avete mai nemmeno parlato. Che vi conoscono per sentito dire. 

Persone che non provengono da una classe sociale disagiata ma che anzi fanno del denaro il loro vessillo, il loro unico appiglio sociale. 

Dietro a queste persone si nascondono spesso animi frustrati, fragili, che provano il gusto nello sminuire gli altri, nel dire cattiverie perché hanno ben altri problemi alle spalle, che non sanno razionalizzare. 

Spesso tale disagio proviene dai genitori e dalla scarsa educazione che impartiscono. 

E non parlo di: “ringrazia il panettiere. Dì per favore alla signora”. Ben altro, qualcosa che si cela nell’animo dei padri e delle madri stesse.

Genitori che non possono mostrare il fianco del loro penoso retroterra culturale. 

Una educazione costruita sull’apparenza. “Per emergere devi seguire il nostro esempio", viene silentemente riferito ai figli. 

Rifatti il viso, il corpo. Diventa come noi, un mostro (ho visto dei PADRI con nasi e labbra rifatte…allucinante…fattezze al limite del grottesco).  

Spesso sono soggetti provenienti da piccole province con le loro frustrazioni. Che devono andare a Milano, "perché da noi non c’è niente". Ma loro scappano. Scappano di continuo per non ascoltare la loro misera coscienza ormai da tempo relegata nella vacuità di una borsetta di Louis Vuitton. 

Ma c’è un rimedio.

Innalzarsi sopra di loro. Perché da quassù, senza quella coltre di ignoranza che gli annebbia la vista, tutto è molto più chiaro e loro, li sotto, potranno soltanto navigare (con il loro genitore dalle labbra di gommone) nel mare di merda in cui si trovano così bene. 

E avranno mariti e mogli come loro, figli come loro, che vivranno sulla base dei loro pessimi valori, della loro sprezzante ignoranza (e non basta una laurea per non esserlo, fidati). 

Fate come accade al compratore nell’ aliud pro alio (vendita di cose differenti da quelle richieste: es. ti vendo del vino, ma in realtà è aceto), riscontrate la difformità tra ciò che pensavate che loro fossero e lo schifo che realmente sono e rescindete il contratto per inadempimento.

Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e frutto di immaginazione. I post non vogliono ledere la sensibilità di alcuno. L'art. 21 della nostra Carta Costituzionale sancisce la libertà di pensiero e di stampa, cardini inviolabili della nostra società e della nostra democrazia.


1 commento:

  1. cosa è successo quel pomeriggio del 21 luglio u.s. da farti incazzare così tanto da partorire questo geniale post?

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